Women for Women Italy

Home » Comunicazione » Certificato COVID-19 UE per facilitare la libera circolazione senza discriminazioni

Certificato COVID-19 UE per facilitare la libera circolazione senza discriminazioni

Il 29 aprile il Parlamento Europeo ha ufficializzato la proposta del certificato COVID-19 per la libera circolazione in Europa durante la pandemia. Il certificato EU COVID-19 sostituisce il precedente “certificato verde digitale” e avrà validità non più di 12 mesi.

Il certificato in forma digitale o cartacea attesterà se la persona è stata vaccinata contro il coronavirus o se ha effettuato di recente un test negativo o se è guarita dall’infezione. I certificati COVID-19 UE non potranno essere utilizzati come documento di viaggio, né potranno essere utilizzati per esercitare il diritto alla libera circolazione. Il Parlamento Europeo conferma che chi possiede il certificato non dovrà avere altre restrizioni di viaggio, come la quarantena, l’autoisolamento o test. E per evitare atti discriminatori contro chi non è vaccinato o non ha potuto effettuare il test per problemi economici, i paesi dell’Unione garantiranno test universali, accessibili, tempestivi e gratuiti.

Passenger showing e-ticket at airport during covid pandemic
@European Union 2021

Vaccini per tutti e a prezzi accessibili

I deputati del PE sottolineano che i vaccini COVID-19 devono essere prodotti su vasta scala, a prezzi accessibili e distribuiti a livello globale ma nello stesso tempo esprimono forti preoccupazioni per il ritardo nelle consegne causate dalle aziende che non rispettano i programmi di produzione.

Certificati UE conformi alle iniziative nazionali

I certificati UE devono essere armonizzati rispetto qualsiasi iniziativa istituita dagli stati membri. I paesi UE devono quindi accettare i certificati rilasciati da altri stati membri per le persone vaccinate con un vaccino autorizzato dall’Agenzia europea del farmaco (EMA) (attualmente Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Janssen). Sarà loro discrezione decidere se accettare i certificati di vaccinazione rilasciati da altri stati ovvero quelli elencati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in condizione di emergenza.

Salvaguardia dei dati personali

Per evitare frodi e falsificazioni dei certificati, il PE prevede che siano soggetti a monitoraggio e controllo continuo, così come sarà costantemente verificata l’autenticità dei sigilli elettronici inclusi nel documento. I dati personali inseriti nei certificati non dovranno essere conservati dagli stati membri di destinazione né dovranno essere inseriti in una banca dati centrale a livello UE per tutelare i diritti sulla protezione dei dati personali secondo l’attuale regolamento dell’Unione Europea.

Cristina Montagni

Categorie

Follow Women for Women Italy on WordPress.com

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Roma n. 41 – 11/03/2021

Magazine economico-sociale. Focus sul mondo femminile, formazione, diritti umani, lavoro, salute, anti-violenza e impresa donna.

Direttore Responsabile
Cristina Montagni

SITI AMICI

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: