Il 12 maggio 2017 il Consiglio dei Ministri approva in via preliminare i tre decreti attuativi della delega sulla riforma del terzo settore. Una riforma voluta dall’esecutivo che non prevede proroghe per l’urgenza che le stesse organizzazioni hanno richiesto nelle ultime settimane. I temi centrali della riforma riguardano il Codice del terzo settore, l’impresa sociale e il cinque per mille che riguarda circa 300.00 associazioni no profit e un milione di lavoratori e 5 milioni di volontari. Il decreto sul Codice del terzo Settore descrive i principi generali, le attività dei soggetti del terzo settore, indica le modalità per la raccolta fondi, definisce le strutture contabili e le regole per la definizione dei bilanci, il bilancio sociale ed il relativo obbligo ed il trattamento contrattuale del lavoro nel terzo settore. Il via libera dei testi da parte del governo, saranno a disposizione della Camera e del Senato, oltre che dalla Conferenza Stato Regioni, per i pareri del caso. I provvedimenti torneranno al Consiglio dei ministri per l’approvazione definitiva e orientativamente si prevede l’approvazione definitiva fra fine giugno e inizio di luglio. Un testo delicato, ma molto atteso che porta alla nascita del Codice del Terzo Settore, cioè un insieme di disposizioni giuridiche e fiscali destinato a regolamentare la vita degli enti di terzo settore. Sarà questo testo a modificare significativamente l’esistenza delle organizzazioni e a segnare un nuovo percorso nell’intero processo di riforma e razionalizzazione. Il Forum del Terzo Settore aveva posto l’accento sul tema relativo alla riforma della normativa fiscale e l’Associazione italiana fundraiser, la ConVol, la Conferenza Permanente delle Associazioni, le Federazioni e le Reti di Volontariato, chiedevano “una proroga per agevolare una riflessione efficace e propositiva per una nuova stesura“.
Il governo, in particolare il sottosegretario al Lavoro e Politiche Sociali, Luigi Bobba, che ha seguito i lavori della riforma, ha dichiarato che entro il 15-20 maggio i tre decreti attuativi della legge delega e la riforma del terzo settore sarebbero arrivati al Consiglio dei Ministri. Il via libera della riforma giunge a compimento di un processo durato meno di un anno: la legge delega di riforma del terzo settore (106/2016) fu infatti votata in via definitiva il 25 maggio 2016, per entrare in vigore il 6 giugno 2016.
La legge delega dava tempo 12 mesi al governo per adottare i decreti legislativi che attuavano in concreto gli intendimenti proposti dal Parlamento. Finora ad aver completato interamente il suo iter è stato solamente il decreto recante l’istituzione e la disciplina del servizio civile universale. Il 10 marzo 2017 il Consiglio dei Ministri ha approvato lo schema di decreto relativo allo statuto della Fondazione Italia Sociale, che attende ora il vaglio definitivo dalle competenti commissioni di Camera e Senato. Commissioni che a breve, non appena saranno trasmessi i testi approvati oggi, inizieranno l’esame dei tre decreti delegati che rappresentano il vero cuore della riforma del terzo settore.
Cristina Montagni
Conferenza stampa del Ministro Poletti. Consiglio dei Ministri n. 29, Palazzo Chigi, 12 maggio 2017