Il Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR e Siprec esportano in Europa un nuovo modo di informare gli studenti sulla sana alimentazione e su un corretto stile di vita da seguire per non incorrere in patologie cardiache.
L’elevata diffusione del junk food o cibo spazzatura sta progressivamente allontanando molti giovani dall’assunzione di prodotti tipici della tradizione gastronomica italiana. La Dieta mediterranea, considerata un modello nutrizionale e ricca di effetti benefici per l’organismo, rischia di essere sostituita da alimenti “spacciati” come salutari ma nascondono un alto contenuto calorico e un basso apporto nutrizionale. L’incontrollata assunzione di questi cibi, detti junk food, predispone ad alti fattori di rischio cardiovascolari a partire dall’obesità già in età adolescenziale. L’Italia detiene il triste primato in Europa con la conseguente insorgenza in età adulta di patologie legate al diabete, infarto, ictus e alcuni tipi di tumore.
Da qui parte il progetto/esperimento di divulgazione scientifica “Scienziati e Studenti” che ha come finalità avvicinare i giovani ai temi della sana alimentazione e della prevenzione. Lo studio condotto in partnership con l’Unità di prevenzione e protezione del CNR di Roma e la Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec) è stato esportato in Europa con il coinvolgimento della Slovenian Heart Foundation (SloHF) e dell’European Heart Network (Ehn) di Bruxelles. Da questo studio è scaturito il progetto “Doctors, teachers, students, film-makers, and journalists allied in cardiovascular prevention”, reso noto nella rivista Annals of Public Health and Research.
La ricerca avviata tra settembre 2019 e giugno 2020 ha coinvolto gli alunni di scuole medie superiori di tre città italiane (Bari, Genova e Roma) e due Slovene (Lubiana e Maribor) ed è iniziata con incontri tra esperti della nutrizione e prevenzione cardiovascolare di Siprec e SloHF e insegnanti di scienze e educazione fisica delle scuole superiori italiane e slovene, spiega Roberto Volpe, medico ricercatore dell’Unità di prevenzione e protezione del Cnr.
Finalità del progetto scientifico “Scienziati e Studenti”
L’intento formativo era fornire ai ragazzi le linee guida da adottare per avere un corretto stile di vita e sane abitudini alimentari. Successivamente per misurare l’impatto degli incontri sui giovani è stato somministrato un questionario distribuito prima e dopo il ciclo dei seminari. “I ragazzi italiani” ha sottolineato Volpe “hanno avuto un miglioramento di circa il 58% tra la prima e la seconda prova e gli studenti sloveni hanno mostrato un buon punteggio all’inizio del primo seminario ed un miglioramento del 15% sul test finale”. Nella seconda fase della ricerca un regista ha spiegato agli studenti come girare un cortometraggio di quattro minuti per divulgare la corretta alimentazione, e ciò ha permesso di raggiungere attraverso i social media (YouTube, Facebook) un numero maggiore di adolescenti ben oltre i confini nazionali, attuando una capillare divulgazione ed un apprendimento tra pari. I video migliori sono stati poi scelti da una giuria di esperti nella prevenzione della Siprec per l’Italia e della SloHF per la Slovenia e da giornalisti e registi cinematografici che hanno partecipato a manifestazioni e concorsi a livello nazionale.
Cristina Montagni