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Conflitto Russo-Ucraino. Impegno concreto dell’International Rescue Committee per profughi di donne e bambini

L’International Rescue Committee – IRC (Comitato internazionale di soccorso) fondato nel 1933 dal fisico e rifugiato Albert Einstein, opera in oltre 40 paesi e più di 20 città degli Stati Uniti per aiutare le popolazioni colpite da crisi umanitarie con l’obiettivo di restituire sicurezza, dignità e speranza a milioni di persone in fuga e riprendere il controllo della propria vita. In Italia l’organizzazione è presente dal 2017 con progetti attivi in Lombardia, Sicilia, Lazio e Friuli-Venezia Giulia. Il comitato focalizza gli aiuti sul fronte della salute, sicurezza, istruzione, benessere economico, nonché ristabilire potere alle persone devastate dai conflitti e lottare per un mondo in cui donne e ragazze abbiano pari possibilità di successo.

In tale contesto l’IRC risponde alle crisi umanitarie nel mondo, compreso il conflitto in Ucraina e la crisi in Afghanistan. In particolare – sul versante Russo-Ucraino – dove si stanno delineando devastanti scenari per la popolazione civile ucraina in cui si prevede un’escalation a livello umanitario, l’organizzazione ha risposto alla crisi lavorando in sinergia con i partner della Polonia e Ucraina. Attualmente per intensificare gli aiuti e affrontare le ingenti necessità del paese, il Comitato sta ricercando diverse figure professionali da inserire nel suo organico in Italia per attività di supporto ai profughi (prevalentemente donne e bambini) provenienti dall’Ucraina. La risposta su Milano intende fornire servizi psicologici, individuali e di gruppo, così come un supporto legale e di orientamento culturale a donne, bambini e adolescenti fuggiti dal conflitto.

Figure professionali di maggiore interesse

Nei diversi link è possibile trovare ulteriori informazioni circa le responsabilità, i requisiti e l’impegno richiesto per ognuna delle figure professionali.

Cristina Montagni

“Un Domani Possibile”, bando per includere i minori stranieri soli in Italia

Un domani possibile” è l’ottavo bando dell’associazione Con i Bambini che rinnova il suo impegno a favorire l’inclusione dei minori e dei giovani migranti arrivati soli nel nostro Paese. Il bando, realizzato in collaborazione con “Never Alone – Per un domani possibile”, si inserisce nell’ambito del European Programme for Integration and Migration ed è promosso da importanti fondazioni filantropiche e bancarie: Cariplo, Compagnia di San Paolo, Con il Sud, Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ed altre che sostengono iniziative simili.
La dotazione finanziaria messa a disposizione per il bando ammonta a 5 milioni di euro.

 

Bando Con i Bambini

Obiettivi del progetto

L’organizzazione sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa e minorile, con il bando “Un domani possibile”, vuole contribuire ad intervenire in merito alle opportunità educative e inclusione per i giovani migranti. Tutti i migranti tra i 17 ed i 21 anni, entrati in Italia da minorenni e senza genitori, potranno usufruire di un percorso d’inserimento lavorativo di medio-lungo periodo, abitazioni dignitose e una solida rete di integrazione sociale nel nostro paese. La povertà educativa influisce sulla possibilità di realizzare un percorso che permetta ai giovani, al compimento del diciottesimo anno, di rimanere legalmente nel nostro paese.

Chi può partecipare al bando “Un domani possibile”

Al bando sono ammessi partenariati formati da almeno 4 enti:

  • un’organizzazione di Terzo settore con ruolo di soggetto responsabile;
  • un ente del Terzo settore con esperienza negli ambiti previsti dal bando;
  • un soggetto autorizzato allo svolgimento di attività di intermediazione al lavoro;
  • un partner pubblico il cui ruolo risulti funzionale al raggiungimento degli obiettivi previsti. In aggiunta agli enti elencati, potranno costituirsi in partenariato organizzazioni non profit, istituzioni, enti di formazione e della ricerca, imprese. Le proposte dovranno prendere in esame interventi in almeno due delle tre aree geografiche previste (Nord, Centro, Sud e Isole).

Valutazione e scadenza dei progetti

I progetti possono essere presentati online, tramite piattaforma Chàiros, entro il 9 ottobre 2020. Le proposte saranno sottoposte ad una fase di progettazione esecutiva, e come per i precedenti bandi è prevista una valutazione d’impatto dei progetti finanziati attraverso una successiva selezione in modo da procedere ad una valutazione complessiva dell’efficacia delle azioni realizzate.

Bambini-poveriCriticità e stima dei giovani migranti in Italia  

Si parla di circa 60 mila minori stranieri arrivati in Italia da soli che hanno raggiunto la maggiore età negli ultimi 5 anni, circa 8.000 lo scorso anno. Secondo le recenti stimi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, al 31 dicembre 2019 erano in Italia 6 mila minori stranieri non accompagnati, distribuiti in prevalenza in Sicilia (19,2%), Lombardia (13,6%), Friuli-Venezia Giulia (11%) ed Emilia-Romagna (10%). I dati in base all’età mostrano che il 62% ha 17 anni, mentre i sedicenni rappresentano il 26%, seguiti dai quindicenni (7%) e da chi ha meno di 15 anni (5%). I minori stranieri non accompagnati in Italia sono caratterizzati per avere un’età sempre più elevata e hanno poco tempo per acquisire un’autonomia di vita che gli consenta di continuare il percorso d’inclusione sociale avviato dai minorenni. In generale, questi ragazzi hanno una maggiore fragilità psicologica, dovuta non solo al trauma del percorso migratorio, ma soprattutto alla precarietà e all’incertezza del futuro. In base alla recente normativa (132/2018), la situazione è diventata più complessa. Al compimento dei 18 anni vengono agevolati solo i ragazzi che erano già accolti nelle strutture come la SPRAR da minorenni e che hanno ottenuto l’autorizzazione fino al ventunesimo anno. Altrettanto complesso è diventato l’avvio ai percorsi d’inserimento lavorativo per le difficoltà connesse all’iscrizione anagrafica. L’abolizione della protezione per motivi umanitari ha comportato una notevole riduzione delle richieste di protezione internazionale da parte dei minori non accompagnati. Per restare sul territorio nazionale dopo il raggiungimento della maggiore età, diventa quindi cruciale non solo il possesso di un passaporto, ma anche l’inserimento lavorativo e/o di studio nel medio-lungo periodo, la disponibilità di una abitazione e la possibilità di contare su relazioni umane solide ed affidabili. Sui complicati percorsi d’inclusione incidono poi il livello basso di istruzione di questi giovani, la difficoltà di accesso a opportunità educative adeguate alle loro condizioni, la scarsità di offerte culturali in grado di rafforzarne identità, aspirazioni e senso di fiducia verso il futuro.

un domani possile -bambini poveri

IN ALLEGATO IL BANDO E FORMULARIO

Bando “Un domani possibile”

Bando Un domani possibile_FORMULARIO_facsimile

Cristina Montagni

 

A BRACCIA APERTE. Iniziativa per gli orfani vittime di femminicidio

Con i bambini
L’Associazione Con i Bambini seleziona partenariati promossi da enti del Terzo settore per progettare interventi a sostegno degli orfani di vittime di crimini domestici e femminicidio. Le candidature potranno essere inviate online attraverso la piattaforma Chàiros su conibambini.org entro il 26 giugno 2020. La dotazione del bando messa a disposizione è 10 milioni di euro.

Con i Bambini

Finalità del progetto “A Braccia Aperte”

Si chiama “A braccia aperte” il settimo bando promosso dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile per sostenere interventi e partenariati qualificati a favore degli orfani di vittime di crimini domestici e femminicidio. La quota messa a disposizione ammonta a 10 milioni di euro, e la selezione è in funzione della qualità dei progetti che saranno elaborati.

I partenariati selezionati dall’Associazione verranno selezionati attraverso un bando che avrà il compito di promuovere interventi di presa in carico, formazione e inclusione socio-lavorativa dei minori e dei giovani divenuti orfani a seguito di crimini domestici. Gli interventi sono volti a sostenere anche le famiglie affidatarie e dei caregiver, ovvero chi si prende cura del minore nella gestione delle responsabilità affidategli e nell’accompagnamento dei ragazzi e delle ragazze, alla creazione o al potenziamento della rete degli attori che, a vario titolo, si occupano di loro.

L’iniziativa punta ad offrire un supporto specializzato in seguito all’evento traumatico, garantendone il graduale reinserimento sociale e la piena autonomia personale e lavorativa. Dopo aver individuato i partenariati, nella seconda fase i soggetti saranno chiamati a definire, mediante un lavoro di co-progettazione coordinato da Con i Bambini, un piano operativo degli interventi.

Una realtà fatta di numeri e di questioni legali

La realtà dei cosiddetti “orfani speciali”, figli di vittime di crimini domestici prevalentemente di genere femminile, è tanto complessa quanto ancora sommersa: non esistono stime ufficiali sull’effettivo numero di casi. Nei casi di femminicidio, perdono la madre in modo atroce (l’assassino 8 volte su 10 è il loro padre) e perdono anche la figura paterna. Gli studi dimostrano che le situazioni vissute hanno, sulle persone minorenni che diventano orfani a seguito di questi eventi, un impatto psicologico devastante e ciò si riflette inevitabilmente anche nella loro sfera relazionale e scolastica. A questa già delicata situazione si sommano le questioni giuridiche e gli aspetti legali, tra cui la decadenza della responsabilità genitoriale, l’affidamento del minore e la designazione del tutore.

Ad oggi la mancanza di dati esaustivi sul fenomeno non permette di quantificare adeguatamente i casi di orfani di crimini domestici né di definirne la diffusione territoriale, per cui una rilevazione puntuale in fase di co-progettazione sarà propedeutica a qualsiasi intervento insieme ad un’azione di formazione rivolta a tutti gli operatori socio sanitari, che sarà coordinata da Con i Bambini.

Chi può partecipare al bando

Il soggetto deve essere un ente di Terzo settore, appartenere al partenariato, oltre al mondo non profit e della scuola, anche quello delle istituzioni, dei sistemi di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e il mondo delle imprese. Gli interessati potranno candidarsi on line tramite la piattaforma Chàiros su conibambini.org entro il 26 giugno 2020. Considerate le difficoltà della progettazione dovute alla necessità di mantenere le distanze sociali, Con i Bambini ha deciso di allungare i tempi di pubblicazione del bando e di prevedere, laddove necessario, proroghe alle scadenze già fissate.

Cristina Montagni

13° Premio Lux per il cinema: “Dio è donna e si chiama Petrunya” di Teona Mitevska

Il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli, ha annunciato mercoledì 27 a Strasburgo il vincitore del 13° Premio Lux per il cinema: “Dio è donna e si chiama Petrunya”, di Teona Mitevska.

Premio Lux 2019

La co-produzione del nord Macedonia, Belgio, Slovenia, Croazia e Francia, racconta la storia di una giovane donna disoccupata che vince la gara per recuperare la croce santa, una cerimonia ortodossa nel giorno dell’Epifania. Improvvisamente, Petrunya ha accesso a una tradizione religiosa solitamente riservata agli uomini. Il film, per la sua intensità e ricchezza di visioni, è visto come un contributo notevole alla lotta femminista contro le società conservatrici.

Gli altri due film finalisti del Premio Lux di quest’anno sono: il documentario “Un mistero all’ONU” del regista danese Mads Brügger (Danimarca/Norvegia/Svezia/Belgio) e “Il Regno” di Rodrigo Sorogoyen, coprodotto in Spagna e Francia.

Premio Lux

Il Presidente David Sassoli durante la cerimonia di premiazione ha dichiarato: “Non sempre è facile affrontare le complessità del nostro lavoro quotidiano senza cadere nei tecnicismi delle nostre attività parlamentari. Dobbiamo comunicare anche le emozioni, dobbiamo utilizzare nuovi linguaggi. E il Premio Lux è uno strumento straordinario per accompagnarci in questo terreno. Trattare le questioni d’immigrazione, di diritto alla salute, di femminismo o di etica politica attraverso i film che il Premio Lux promuove, è un’opportunità che dobbiamo cogliere. Affrontare l’emergenza climatica, il nostro passato coloniale, o discutere del nostro modello di società tramite il cinema è una sfida stimolante, da incoraggiare”.

“Siamo l’unico Parlamento al mondo” ha aggiunto il Presidente Sassoli “che conferisce un premio per il cinema, cerchiamo di esserne orgogliosi”. Ha poi concluso “il premio di questo nostro Parlamento, dei registi e degli autori che abbiamo avuto l’onore di conoscere è particolarmente importante e ne dobbiamo essere fieri ed orgogliosi. Lunga vita alla libertà d’espressione, lunga vita al cinema europeo, lunga vita al Premio Lux”.

Premio Lux a Strasburgo

Estratto video dalla cerimonia di premiazione

Sito web del Premio Lux

Cristina Montagni

Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Regione Lazio presenta il Premio “Donatella Colasanti e Rosaria Lopez”

Donatella Colasanti e Rosaria Lopez sono state protagoniste delle pagine più cruente della storia del nostro paese. Le due amiche di 17 e 19 anni furono vittime di un barbaro “massacro” nel comune di San Felice Circeo, tra il 29 e il 30 settembre 1975, che fu tra i primi casi di cronaca di femminicidio che sconvolsero la coscienza di tutti, dall’opinione pubblica alle istituzioni italiane.
Premio Cosanti Lopez

Una violenza che andò oltre lo stupro, ad opera di assassini della cosiddetta Roma “bene” che si inserisce in anni in cui le donne avevano raggiunto importanti conquiste: approvazione della legge sul divorzio, interruzione volontaria di gravidanza, introduzione del nuovo diritto di famiglia e la nascita del movimento femminista. In ricordo della triste vicenda e della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra il 25 novembre, la Regione Lazio ha presentato molte iniziative per sensibilizzare i cittadini, ma soprattutto i giovani su questo tema.

Bando della Regione Lazio

Per la promozione di una cultura del rispetto dei diritti umani fondamentali e delle differenze tra uomo e donna, è stato presentato il bando per ricordare Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, con il “Premio Colasanti Lopez”, rivolto alle scuole secondarie e agli istituti di formazione del territorio, finanziato dalla Regione Lazio per l’anno scolastico 2019-2020. Gli studenti potranno elaborare scritti e progetti sul tema e i vincitori riceveranno un voucher per l’acquisto di materiale a supporto della didattica pari a 5.000 euro. Le domande potranno essere presentate fino al 15 aprile 2020. Bando per partecipare : Scheda Premio Colasanti Lopez

Appuntamenti della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

Durante il pomeriggio del 25, Giovanna Pugliese e Alessio D’amato, hanno presentato “Salute in rosa”: linee guida per l’accoglienza e il supporto alle donne vittime di violenza all’interno dei pronto soccorso e delle strutture ospedaliere del Lazio. In serata, nel polo culturale “Spazio Rossellini” in via della Vasca Navale a Roma, è andato in scena lo spettacolo “Taddrarite”, scritto da Luana Rondinelli con Donatella Finocchiaro, Claudia Potenza e Antonia Truppo.

L’assessora Giovanna Pugliese, il 29 novembre visiterà il centro antiviolenza “Galassia” di Formello e il 30 novembre verrà presentata la casa delle donne ad Amatrice. Infine, il 3 dicembre nella casa della salute di Santa Caterina della Rosa di via Nicolò Forteguerri 4 a Roma, prenderà il via il corso di formazione per operatori socio-sanitari e operatrici dei centri antiviolenza.

Impegni della Regione Lazio

A fronte dei 94 casi di femminicidio verificati in Italia nei primi mesi del 2019 e dei 1300 casi di maltrattamenti compiuti a Roma nel 2018, la Regione ha avviato l’apertura di tre nuovi centri antiviolenza a Formia, Civitavecchia e nei comuni del Cassinate e due case rifugio in provincia di Civitavecchia e nel distretto socio-sanitario dell’Asl Rm6 che si aggiungono ai 23 centri antiviolenza e alle 9 case rifugio regionali già attivi.

Inoltre, a seguito di un bene confiscato alla criminalità organizzata, a Roma verrà consegnata la prima casa della semiautonomia del Lazio riservata alle donne in uscita dalle case rifugio, un luogo dove potranno ricostruire un percorso di vita indipendente per sé e per i propri figli. La Regione, che per prima ha introdotto il contributo per i minori figli di donne vittime di femminicidio, ha infine programmato il rifinanziamento del fondo con altri 200mila euro.

Riflessioni delle istituzioni, della politica e il ricordo dei familiari della Colasanti e Lopez

“Prevenire, proteggere e punire, è la linea seguita dalla Regione Lazio in difesa delle donne vittime di violenza. Bisogna presentare delle risposte e la Regione ha delle politiche che passano per la prevenzione, per l’impegno culturale nelle scuole e per la presa in carico delle vittime da parte delle Asl e della rete medica” ha commentato Nicola Zingaretti. Ha poi aggiunto che “l’impegno della Regione continua sia con la rete dei centri antiviolenza, che con il fondo per gli orfani vittime di femminicidio e con la campagna nelle scuole “Io non odio”, perché una delle priorità è cambiare la mentalità generata dagli uomini, spesso in famiglia”. “Sono giornate importanti” ha spiegato Giovanna Pugliese “perché se guardiamo ai dati ci accorgiamo che l’80% delle violenze avvengono in ambito familiare. Quello che serve è un’educazione ai sentimenti per le ragazze e i ragazzi e ricostruire un nuovo modo per essere cittadini liberi in una società diversa”.

“Il concorso” ha spiegato Cecilia D’Elia “serve ad affidare ai ragazzi il ricordo dei fatti del Circeo. Servono azioni integrate su tre fronti, quello di prevenire, proteggere e punire”. Prevenire, cioè sradicare la cultura della violenza dal concetto di relazione, proteggere per offrire alle vittime luoghi di sostegno e punire con il perseguimento dei reati e la certezza della pena. La D’Elia ha poi ricordato Donatella con le sue poesie scritte su fogli di carta lasciati negli uffici della Regione, alcune delle quali sono state lette dall’attrice Claudia Gerini. Infine, tra gli interventi più intensi, c’è stato il ricordo di Letizia Lopez, sorella di Rosaria che ha commentato che dal ’75 ad oggi sono stati fatti passi in avanti ma le donne continuano a morire. “Gli assassini di mia sorella” ha detto Letizia “non hanno fatto la galera e le istituzioni non hanno fatto niente. Nel 2005 lo Stato ha dichiarato sano Angelo Izzo, faceva l’assistente sociale, è uscito ed ha ucciso due persone, una madre e una figlia”. Infine, Roberto Colasanti, fratello di Donatella morta alcuni anni fa a seguito di un male incurabile, ha detto che la sorella sarebbe stata orgogliosa di sapere che “un premio del genere portasse il suo nome”.

Alla presentazione del premio sono intervenuti il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, Giovanna Pugliese, assessora al turismo e alle pari opportunità, Eleonora Mattia, presidente IX commissione del consiglio regionale del Lazio, Claudio Di Berardino, assessore al lavoro e alla formazione, Cecilia D’Elia, presidente per la prevenzione e al contrasto sulla violenza di genere, l’attrice Claudia Gerini, Roberto Colasanti, fratello di Donatella Colasanti e Letizia Lopez, sorella di Rosaria Lopez.

Cristina Montagni

“Innovazione Sostantivo Femminile 2019”. La Regione Lazio punta sull’empowerment femminile

Il bando “Innovazione Sostantivo Femminile 2019” alla sua 4° edizione, presenta delle novità sul concetto d’impresa femminile. Ad illustrarne le fasi, il 25 settembre presso la sede di Confcooperative Roma, esperti della Regione Lazio hanno chiarito che è possibile finanziare un’impresa con una donna a capo di essa.Sostantivo femminile 2019

È sufficiente che nel consiglio di amministrazione, l’amministratore unico sia donna per chiedere i contributi alla partecipazione. Da un punto di vista dei contenuti, l’avviso introduce elementi in una logica dell’empowerment femminile verso le discipline STEM (discipline scientifiche e tecnologiche), dall’altra riduce il concetto d’innovazione, perché vengono valutati processi innovativi con soluzioni ICT (tecniche d’informazione ed elaborazione dati con l’uso di tecnologie digitali). Per valorizzare la progettualità delle donne, il Fondo messo a disposizione dalla Regione Lazio, ammonta ad 1 milione di euro e la call è aperta dal 11 settembre 2019 fino al 12 novembre 2019.

Chi può partecipare

L’avviso è rivolto alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) in forma singola, libere professioniste equiparate alle imprese, anche se non ancora costituite alla data di presentazione della domanda, o libere professioniste con partita IVA che hanno sede nel territorio della Regione Lazio.

Le imprese femminili devono rispettare i seguenti requisiti:

  • la libera professionista è donna;
  • l’impresa individuale il cui titolare è una donna;
  • la società di persone, società cooperativa e studio associato dove la maggioranza dei soci è costituita da donne o la maggioranza delle quote di partecipazione è detenuta da donne;
  • la società di capitale in cui la maggioranza dei componenti dell’organo di amministrazione è costituita da donne o la maggioranza delle quote di capitale è detenuta da donne;
  • i consorzi composti dal 51% o più da imprese femminili

Progetti ammessi

Nel valorizzare lo sviluppo delle imprese femminili, la Regione Lazio, sostiene i seguenti progetti:

  • Innovazione dei processi produttivi aziendali con l’uso di tecnologie digitali e processi robotizzati intelligenti;
  • Innovazione di prodotti e/o servizi digitali;
  • Innovazione guidata dal design e creatività. Ovvero studiare sistemi di fabbricazione digitale con l’uso di tecnologie a supporto dei processi produttivi (stampa 3D, prototipazione rapida etc);
  • Innovazione organizzativa e manageriale. Uso di tecnologie per memorizzare, elaborare, ed archiviare dati in modalità multilingua, impiegando risorse hardware e software distribuite in rete sfruttando l’architettura del Cloud computing (realtà aumentata, data mining, IoT (Internet of Things), web 2.0, social media, eCommerce, new media, editoria digitale, sistemi di tracciabilità per autenticare prodotti e ottimizzare i processi logistici);
  • Sistemi innovativi per comunicazioni strategiche e strumenti di marketing digitale;
  • Sistemi di eco-innovazione per migliorare le performance aziendali nella produzione di prodotti (macchine a controllo numerico) che in termini di sicurezza e sostenibilità riducono l’impatto ambientale con una diminuzione di risorse di energia e acqua;
  • Safety-innovazione. Progetti capaci di elevare la sicurezza nei luoghi di lavoro inclusa l’introduzione di tecnologie utili all’inserimento lavorativo delle persone con disabilità.

Il Fondo, l’aiuto e il contributo concesso

Sostantivo femminile 2019

La dotazione finanziaria di 1 milione di euro attinge dal POR FESR 2014-2020 – Asse 3 Competitività. Una quota del fondo, 200 mila euro (20%), è riservata alle imprese localizzate nei territori individuati come Aree di Crisi Complessa della Regione Lazio (Colleferro, Rieti, Frosinone, Anagni e Fiuggi). Un contributo a fondo perduto (sotto forma di aiuto) è destinato in regime di De Minimis. Con il De Minimis vengono concessi piccoli importi che non superano i 200mila euro o in alternativa vengono erogati in regime di esenzione. In particolare, con il De Minimis è possibile ottenere alte percentuali di copertura finanziaria per bassi importi, mentre in regime di esenzione gli aiuti sono più elevati ma la copertura è più bassa, ciò dipende dall’ampiezza dell’azienda (micro, piccola, media o grande) che va dal 15 al 30%, solo in alcuni casi raggiunge il 50%. Il contributo a fondo perduto si riferisce ad una quota compresa fra il 50 ed l’80% e la scelta è stabilita dall’azienda per importi fra i 15 e i 40mila euro. A riguardo l’azienda è tenuta a presentare una rendicontazione dettagliata (fatture di acquisti di beni). In aggiunta all’importo richiesto si può inserire un 15% forfettario (da non rendicontare) che vale per i costi del personale impiegato nel progetto. Significa che se l’azienda presenta un piano d’investimenti di 20mila euro e aggiunge il 15% (23mila euro in totale) può chiedere il 50% su 23mila euro. Quindi presentando un piano d’investimenti, l’azienda anticipa 20mila euro più IVA (a carico dell’azienda) rendicontando le spese e dopo 6 mesi, verrà restituito l’importo che ammonta a 11.5mila euro. A quel punto l’azienda avrà 9 mesi per realizzare il progetto.

Costi ammissibili

I costi da rendicontare non potranno superare il 20% dell’intero importo e le voci di spesa ammesse sono:

Investimenti materiali: acquisto di attrezzature, strumenti e sistemi nuovi di fabbrica, dispositivi, software, applicativi digitali e strumentazione aziendale;

Investimenti immateriali: acquisto di brevetti, licenze, o altre forme di proprietà intellettuale; canoni per servizi erogati in modalità Cloud computing, software e sistemi applicativi integrati e connettività dedicata; consulenze specialistiche per l’acquisizione di servizi ICT; costi del personale a forfait che si riferiscono alle risorse impiegate dalle MPMI per realizzare il progetto.

Compilazione del formulario e gestione delle domande

Per partecipare occorre accedere alla piattaforma GeCoWEB dal sito http://www.lazioinnova.it. Da qui è possibile reperire i formulari ed inviare la candidatura, dopo aver compilato i box tecnici, al portale GeCoWEB e alla posta certificata incentivi@pec.lazioinnova.it.

Per la documentazione è attiva la pagina Lazio Innova.

Cristina Montagni

“Senato&Ambiente”. Al via i progetti di Parlamento e Miur per il nuovo anno scolastico 2019-2020

Senato e AmbienteNel quadro delle attività di formazione riservate al mondo della scuola, il Senato della Repubblica in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha avviato per l’anno scolastico 2019-2020 un nuovo progetto dedicato ai temi della tutela e della sostenibilità ambientale.

Il Progetto concorso “Senato&Ambiente”, che si rivolge alle classi del terzo, quarto e quinto anno delle scuole secondarie di secondo grado, si propone di appoggiare i valori della sostenibilità ambientale stimolando gli studenti ad individuare una questione d’interesse ambientale e formulare proposte volte ad assicurarne il rispetto. L’iniziativa prevede un intenso lavoro di ricerca in classe e sul territorio al fine di elaborare una risoluzione a chiusura delle attività di studio. Al termine dell’anno scolastico, i migliori progetti verranno premiati in Senato e alle classi verrà chiesto di comporre un atto d’indirizzo da presentare al Parlamento per facilitare la conoscenza delle sue funzioni di controllo e indirizzo.

Il progetto “Senato&Ambiente” amplia la novità dei programmi a sostegno dell’insegnamento con “Cittadinanza e Costituzione” e il concorso “Dalle aule parlamentari alle aule di scuola. Lezioni di Costituzione”, quest’ultimo bandito dal 2007 e rivolto alle scuole secondarie di secondo grado con lo scopo di premiare i video, e-book, siti internet e blog che avranno saputo valorizzare la Costituzione con originalità, efficacia didattica e competenza comunicativa. Anche quest’anno le scuole potranno visitare il Parlamento e conoscere le attività formative organizzate da Senato e Camera. A Palazzo Madama gli studenti di secondo grado esamineranno i meccanismi dei procedimenti legislativi in tutte le sue fasi. Quanto alle iniziative di formazione si rinnovano “Vorrei una legge che…”, nata dalla collaborazione tra Senato e MIUR, sollecita studentesse e studenti delle scuole primarie a formulare una proposta di legge illustrandola in modo creativo; e “Testimoni dei diritti”, che sprona i ragazzi delle scuole medie a confrontarsi sui principi della Dichiarazione universale dei diritti umani, verificandone l’attuazione sul proprio territorio per formulare pareri volti ad assicurarne il rispetto. È confermata l’iniziativa “Parlawiki-Costruisci il vocabolario della democrazia”, progetto ideato dalla Camera dei deputati e dal MIUR per le scuole primarie e secondarie di I grado, dove i giovani narreranno con un linguaggio multimediale alcune “parole chiave” della democrazia. Infine, grazie ad un accordo tra Camera dei deputati, MIUR e Ministero della Giustizia-Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, tra il 2019 ed il 2020 verranno condotte sul territorio attività d’insegnamento volte a diffondere i valori e i principi della democrazia rappresentativa e della Costituzione con un piano di incontri delle scuole negli istituti penitenziari minorili.

Tutti i progetti del Senato-MIUR sono consultabili nei siti:

www.senatoragazzi.it

https://giovani.camera.it/

www.cittadinanzaecostituzione.it

www.istruzione.it

Scarica Il bando  Senato e Ambiente

Cristina Montagni

Guida alla programmazione comunitaria 2021-2027

Bandi guida europrogettazione

Guida all’Europrogettazione nella quale vengono presentate diverse tematiche, dalle Istituzioni europee alla strategia nella programmazione comunitaria 2021-2027.

La finalità dei programmi comunitari è dare attuazione alle politiche dell’Unione europea in varie aree tematiche, attraverso la cooperazione tra soggetti appartenenti a più Paesi dell’Unione e a Paesi terzi. I programmi comunitari hanno un’allocazione finanziaria totale di più di 200 miliardi di euro e coprono diverse categorie di beneficiari e modalità d’intervento. I programmi comunitari sono descritti singolarmente nelle varie caratteristiche e in questa guida vengono illustrate le modalità di esecuzione per fornire una visione globale delle tipicità di questa forma di finanziamento. I beneficiari ammessi a presentare proposte variano a seconda del programma, del bando e della singola linea di azione. In particolare, la guida illustra l’intero percorso per ottenere sovvenzioni e finanziamenti europei in linea con quanto stabilito dalle ultime decisioni dell’Unione Europea in materia di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e in linea con i principali obiettivi da raggiungere inerenti all’occupazione, ricerca e sviluppo, i cambiamenti climatici e la sostenibilità energetica, l’istruzione e la lotta alla povertà e all’emarginazione.

programmazione europea

Soggetti beneficiari

Possono partecipare ai bandi associazioni, organizzazioni non governative, fondazioni, enti pubblici, enti locali, scuole, università, centri di formazione, d’istruzione e di ricerca, associazioni di categoria, parti sociali e imprese. Raramente i bandi sono aperti alle singole persone o a gruppi di persone non costituite giuridicamente.

Per informazioni Pagina web della Strategia Europa 2020 e Testo della Strategia Europa 2020.

 

Link alla Guida http://www.guidaeuroprogettazione.eu/

 

Cristina Montagni